Si tratta di vincoli che sono posti dal soggetto finanziatore in relazione ad alcuni dati di bilancio del soggetto finanziato, allo scopo di monitorarne l’andamento della gestione e in particolare la dinamica finanziaria dell’impresa. Perché nel caso in cui tale dinamica sia peggiorativa vi sono due strade percorribili. Nei casi meno gravi le banche concedono il cosiddetto waiver, ovvero la possibilità di sforare un certo indice, rinegoziando lo stesso, a fronte del pagamento di una determinata somma da parte dell’impresa. Ma nei casi più gravi lo sforamento di uno o più covenants può comportare la richiesta di rientro anticipato della linea di finanziamento che era stata accordata. I principali covenants finanziari che fanno riferimento al patrimonio netto sono:
- il gearing ratio (debito/patrimonio netto) che rappresenta di fatto il livello di indebitamento rispetto al capitale di rischio
- il debt to capital ratio (debito/ (debito + patrimonio netto) che fornisce una rappresentazione della struttura finanziaria dell’impresa in quanto contrappone il debito (al numeratore) rispetto alle fonti finanziarie (somma di debito ed equity al denominatore)
- l’equity ratio (patrimonio netto/totale attivo) in cui più basso è il capitale di rischio, maggiore è il rischio finanziario in quanto è maggiore la dipendenza da fonti esterne.